venerdì 25 gennaio 2019

Ora superiore ora subalterno

Statua di san Paolo
in piazza San Pietro, Roma.
Il 25 febbraio ricorda la conversione di san Paolo e la fondazione della congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, il cui fondatore, sant’Eugenio de Mazenod, ha conosciuto pure lui una conversione che richiama le parole di Paolo nella Lettera ai Filippesi: “Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo”.
In questo giorno mi sono concesso il lusso di celebrare da solo all’altare dei voti, alla Casa Generalizia degli Oblati. Si tratta dell’altare maggiore che si trovava nella chiesa della missione di Aix e davanti al quale i padri de Mazenod e Tempier fecero voto l’11 aprile 1816, Giovedì Santo. A causa dell’espulsione degli Oblati, nel 1880 l’altare fu trasportato in un’altra residenza francese e verso il 1903, insieme al cuore del Fondatore e alla statua dell’Immacolata, a Roma, dapprima in via Vittorino da Feltre, e poi, nel mese di agosto del 1950, all’apertura dell’attuale Casa Generalizia, in via Aurelia, sempre con la statua e con altri ricordi del Fondatore.


Su quest’altare i padri de Mazenod e Tempier decisero, dunque, come condizione indispensabile per la vita della nascente congregazione, di fare un voto di obbedienza reciproco, che li avrebbe resi ora superiore ora subalterno l'uno dell’altro.

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